martedì, agosto 29, 2006

LUNEDI' 21 AGOSTO

Energia portami via

Mi sveglio che sono per terra (che fantasia).
Penso che addirittura posso fare a meno di camminare per cominciare a rotolare direttamente con il sacco a pelo. Ho un aspetto inquietante, un sonno perenne e ho perso la mia vena creativa. Conosco a memoria tutte le canzoni del mio lettore mp3 e ne ho piene le palle di vedere mare in ogni dove. Non sopporto più la gente, però, seguendo il saggio esempio della Falci, quando sento che sopraggiunge un attacco isterico che mi porterebbe a spaccare tutto, decido di dormire. Come diceva mio nonno: “se me incasi me indurmenti”.

Appena sveglie.
Falci: - Ma questa canzone dei Rolling Stones viene dalla radio della nave o cosa?
Io: - No, credo stiano proprio facendo un live giù in piscina.

L’ultimo flag della vacanza: ci siamo fatte la doccia sulla nave.
La Falci dice che così abbiamo recuperato la nostra dignità di donna.
Io non sono sicura che ce la potremo cavare con così poco.

Non vedevo una nuvola dal 5 agosto.
Si vede che stiamo tornando in Italia.
Patria di nuvole e navigatori.

E via, tutti intorno si mettono a cantare in coro le canzoni fastidiose che trasmette l’altoparlante. Cerco disperatamente di soffocare la sensazione di sentirmi ad una gita delle scuole medie. Ma proprio non riesco a levarmi dal volto questa espressione alla Jack Torrence di Shining.

La cumpa dei campeggioni in un impeto di sturm und drang riesce ad andare oltre al nostro aspetto visibilmente deturpato e cerca timidamente di intrecciare, senza esito alcuno, l’ultimo disperato tentativo di intortarci.

Per scacciare la noia del momento non mi resta che rompere i coglioni alle mie due socie, chiedendo loro di stilare una prima approssimativa hit parade dei meglio eventi della vacanza. Lo so che è una cosa un po’ radical chic. Ma è anche l’idea migliore che produco da 24 ore.

SILVIA
1. L’esilarante Falci sul Ferraglia
2. Per gli occhi: il giro di Paros sul motorino, al tramonto
3. L’energia della Vale
4. Noi “i soliti italiani” e il buco nella gomma
5. Gli scambi linguistici (vd. Dimitri)
6. Gli amici che mi accompagnano
7. La spiaggia dei nudisti di Antiparos
8. L’alba a Parikia e il tramonto a Naxos
9. Il tassista del bacio alla Falci
10. L’Acropoli

CRISTINA
1. Il mare di Koufonissi
2. La cumpa
3. Il tour di Paros con i motorini Loukis-style
4. Il polpo in umido dell’Albatros
5. Storie di naturismo ad Antiparos
6. L’Acropoli
7. Sgomme a Santa Maria
8. Telefonata riappacificatoria del Tenky
9. Il melting-pot linguistico del Dimitri
10. Angel Merda e l’illusione di non dover più cercare l’uomo della mia vita

(Nb.: Il tenconi è 4 posizioni sotto il polpo bollito. La classifica, mi dicono, è da rifare tra un mesetto)

VALENTINA
1. La Falci sul Ferraglia
2. Il buco nella gomma in mezzo al deserto
3. Angel Merda
4. Dimitri
5. L’agghiacciante tassista di Atene (e i tassisti di Atene in generale)
6. La gastronomia greca e Koufonissi
7. L’osculati e il parere della Silvia sull’Osculati
8. Simone che si addormenta sul traghetto
9. Anna Frank
10. Le sfide con la Falcinella

E con due primi posti, abbiamo l’onore di consegnare alla Falcinella il prestigioso premio: “Lady Gina”.

Meno di un’ora e siamo ad Ancona.
Forse tra qualche settimana la smetteremo di oscillare per inerzia.

Stazione e treno per Milano

Nota della Silvia: “Fatti i biglietti per il ritorno a Milano scatta il momento piadina. Meritatissima. Io e la Vale ci avviamo al bar e per non scendere di tono porto il mio sacco a pelo. Non si sa mai. Se c’è coda dormo.”

Trascinando per terra il mio zaino tipo sacco di rumenta, mi dirigo con le altre due al binario del treno per Milano. Che arriva da Crotone, e questo potrebbe già dare qualche indicazione sullo stato dei vagoni.
Per entrare sul treno uccidiamo tre persone e un cane.

Ora mi trovo su una specie di mensola del vagone ristorante circondata da un bel pò di truzzi. Dal momento in cui questo è il viaggio a ritroso non potevano mancare un tot di sosia dei Gemelli Diversi. Solo che questi non vanno a Riccione ma tornano da Mykonos (lieve sfumatura che non tange la sostanza).
Di fronte a me c’è una cifra di mare color piscio.
Dopo tutto il mare bello che abbiamo visto, questo proprio non si lascia guardare.

Happyend, 19.44

Magari quando un giorno io e mio figlio saliremo sul treno Milano-Ancona, all’altezza di Cattolica mi dimenticherò volutamente di scendere e, una volta giunti ad Ancona, ci imbarcheremo alla volta di Patrasso.
(Che incorreggibile che sono. Mi sono dimenticata che esiste anche l’aereo.
Ma avrebbe avuto lo stesso sapore la vacanza se ci fossimo spostate via aria?
Portate pazienza e aspettate la seconda serie di avventure, quella dove si racconta di un viaggio nelle Cicladi con armatore e jet privato!)

Nb.: Manca un’ora di viaggio e adesso, se non vi dispiace, mi faccio un po’ i cazzi miei.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per le belle parole.

Anonimo ha detto...

Very good lavoro.
Maybe un pò lungo.

Anonimo ha detto...

Ciao Vale,
senti non ho ancora letto nulla..e conoscendo i miei tempi di lettura probabilmente ci impiegherò dai 2 ai 3 anni!...Però non ho resistito al lasciarti il tuo primo commento.
Adesso leggo il tuo "faldone" e poi ti dico le mie impressioni. Probabilmente alla fine della lettura avremo entrambi i capelli bianchi e questa tua splendida vacanza sarà un bellissimo ricordo lontano. :D ;)
tuo.

Anonimo ha detto...

cara vale ho letto il primo giorno si ride un sacco. che figa la foto della falci(mai come la falci).
secondo me non si può negare il successo a questo blog che dietro l'eloquio apparentemente super colloquiale-gretto-giovanile nasconde o fa balenare l'intelligenza luccicante della filosofa molto esteticaetica- estetologa no perchè è un brutto- che sei. ti bacio e ti abbraccio e domani leggo il secondo gorno,
madd.

P.S.: Sissì è proprio così me lo ricordo bene so di cosa parli l'ho preso più e più volte quel traghetto sul giallo mare di Ancona.