


foto 1- chiesa e fake rovine
foto 2- la Falci e le conchiglie
foto 3- Silvia e Barbara
Le burocrazie e la cultura
Rimaste a piedi le tre donne avventura con tutte le loro ossa al punto giusto, le gambe al posto giusto (ma non le curve al posto giusto, perché, ahimè, in tre e con 6 tette riempiamo solo una coppa di champagne) per un pelo riescono a farsi dare un passaggio a Parikia da Dimitri (ma solo dopo insopportabile tentennamento suo).
I due feriti rimangono a casa e quando, nel bel mezzo delle orrende faccende burocratiche che stiamo svolgendo per loro, ci perviene sms che ci informa del fatto che invece stanno placidamente facendo colazione in veranda, io e la Silvia veniamo assalite da un attacco di sadismo:
- io picchio la Barbara sul polpaccio
- io infierisco sulla caviglia di Simone
- io allora percuoto il polpaccio della Barbara con la caviglia di Simone
Ci concediamo colazione appagante seguita da visita pseudo-culturale alla chiesa ortodossa più piena di fake rovine di tutta la Grecia. Accendiamo pure 5 ceri (che vengono tolti a tempo record da una specie di perpetua carogna che non aspetta nemmeno che ci allontaniamo). E io acquisto un fantastico pamphlet dal titolo “Che cos’è l’ortodossia ?”, giusto per essere l’unica persona del gruppo che non solo si interessa della cultura locale ma che vuole con tutta se stessa spiegarsi chi cazzo siano e che ruolo abbiano quegli anziani con barbe giganti e copricapo nero che ogni tanto incontriamo in giro e che creano un’atmosfera infinitamente greca.
Parallelamente al mio acquisto colto la Silvia si concede una crema del Body Shop. Ecco, l’avevo detto che c’è una grave discrepanza di interessi tra di noi, ma scuso e giustifico la nostra, che, dopo la carezza sulla guancia ricevuta da Dimitri stamattina, è automaticamente la prescelta e quindi, in quanto futura principessa reggente di Paros, ne ha ben donde di cospargersi di burrocorpo al frutto della passione.
Nota per il filomonarchico appassionato di questioni ereditarie: stamattina abbiamo conosciuto Sua Maestà Anna Platanou mentre eravamo nel pulmino del figlio Dimitri. Stretta di mano diplomatica, sorrisi a mille denti, relazioni pubbliche preparatorie in vista del matrimonio tra la nostra amica e il rampollo ruspante.
Avviso importante:
In data ancora da definirsi si terrà una conferenza dal titolo “Che cos’è l’ortodossia?”.
Relatrice: Valentina Sansoni
A seguire: pausa caffè, risposte alle domande, dibattito e intervento finale di Yannis Papadopoulos (tizio noleggiato per l’occasione, con barbona e cappello nero, che parlerà esclusivamente in bizantino senza traduttore simultaneo).
Fino ad esaurimento posti disponibili.
Info: contattare Falcinella.
Verranno offerti: gadgets promozionali, ricco buffet a base di tzaziki, grigliata immaginaria, cazzi buffi e cotillons.
La pula, lo stridore, il detersivo, la spiaggia:
Al comando di polizia per ritirare i documenti dei due incidentati ci attendono: un delirio di incomprensione reciproca con il capo della polizia (che è anche ufficialmente il capo dei terroni), alcuni personaggi satellite e la robustona del Louki noleggio.
In tutto questo cancan di parole al vento e semi-incazzature, la vista della cella ci ha inquietato per un po’ (per rendere un’idea: quelle dello sceriffo nei fumetti western tipo Tex Willer).
Dal momento in cui abbiamo chiuso la parentesi motorini, abbiamo subito aperto quella auto a nolo. Firmiamo un nuovo fantastico contratto (dalle clausole ambigue e/o evasive) e partiamo orgogliose alla volta di casa mettendo il culo su un fiammante Hynday Atos rosso fiammante. Autoradio e aria condizionata di serie. Soprannominato subito lo Stridore, vista la lieve problematica acustica che affligge lo sterzo.
Falci: - Il sogno della mia vita è possedere una di queste auto per handicappati!
Facciamo una spesa epica al Super (che comprende anche una cosa molto trash come gli involtini di riso e foglia di vite in scatola), dove il massimo delle nostre energie è concentrato nella scelta del detersivo per i panni. La Falci si ostina a sostenere che in Italia il Coccolino è 2 in 1, mentre, non conoscendo il greco (come tutti noi del resto), quello che ha portato alla cassa è solo e unicamente un ammorbidente. Risate matte nell’udire la domanda “ma sarà per capi delicati?”, quando sappiamo perfettamente che ciò che dobbiamo lavare, e anche tantissimo, sono i vestiti radioattivi che indossavamo durante il viaggio di andata.
E’ opportuno imparare il greco.
Nota per chiunque si stesse domandando che fine abbia fatto il Tenconi, quell’ex fidanza bellamente ritrovatosi ad essere ignaro protagonista della canzone Rapput di Claudio Bisio: siccome non voglio dilungarmi su questa vicissitudine perché è veramente pallosa (cfr.: video in cui sottolineo senza indugio che, uno e uno due, “ci avete rotto i coglioni”), prendo a prestito e cito l’intervento di Simone in merito alla cosa.
Guardiamoci tutti quel videoclip di Natalie Imbruglia dove lei cammina per strada, lui la segue ma incappa in una serie di distrazioni e poi la perde.
Simone preambola sempre con “scusate se abbasso il livello della conversazione” ma poi tira sempre fuori una chicca che spiazza.
Alle 17.00 le tre donne avventura si godono una serie di bagni ristoratori alla spiaggia di Krios. I miei occhialini per vedere sott’acqua fanno veramente cagare:
Cri: Eh dai, li hai pagati solo 50 centesimi
Io: 50 centesimi buttati nel cesso
Segue aperitivo birra e Martini.
Abbiamo ufficialmente smesso di intercettare uomini papabili segnalando le posizioni con frasi in codice tipo “a ore cinque…a ore sette…a ore nove” dopo aver visto la bruttezza del diggei del baretto, che oltretutto mixa Haddaway con i Chili Peppers, e pure male.
Non è mancato il contorno di patatine tossiche sgranocchiate con mucho gusto.
Nessun commento:
Posta un commento